A pochi metri dalla casa del grande enologo e dalle vecchie Cantine Antinori in cui ha lavorato per decenni
SAN CASCIANO - Si sono ritrovati in un ventoso pomeriggio di marzo (venerdì 29) a pochi metri dai due dei suoi luoghi del cuore.
La casa in via Empolese e, proprio di fronte a questa, quelle Cantine Antinori oggi in attesa di un recupero, dove è stato il grande maestro dell'enologia italiana.
Da qualche giorno il camminamento pedonale che dall'ultimo lembo del Bardella arriva fino all'Rsa Villa San Martino, realizzato proprio dalla Villa stessa ai tempi della sua costruzione, è intitolato a Giacomo Tachis.
Il più grande enologo della storia del nostro Paese (anche se lui amava definirsi un "mescolavino"), venuto a mancare nel febbraio del 2016.
Alla scopertura ufficiale della targa erano presenti la figlia Ilaria e la sua famiglia; una rappresentanza di Fondazione ChiantiBanca, a cui Tachis ha donato la sua preziosa biblioteca e che ha da poco realizzato un libro sull'enologo.
E ancora i rappresentanti della famiglia Antinori (che hanno sottolineato in particolare la grande innovazione del Tignanello), dell'Università di Pisa (che studia il lavoro di Tachis), ex dipendenti della stessa azienda vinicola che hanno lavorato a lungo insieme a lui.
Presenti anche il sindaco di San Casciano Massimiliano Pescini e, ovviamente, Simona Masini, direttrice di Villa San Martino, accompagnata da alcuni ospiti che hanno passeggiato fino alla targa e assistito alla scopertura.
La passeggiata “Giacomo Tachis" unisce quindi la sua casa familiare al luogo dove è stato assistito nell'ultimo periodo della sua vita: Villa San Martino appunto. E si affaccia su quella campagna che lui ha fatto conoscere a tutto il mondo.
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