Bellissimo progetto di coinvolgimento e inclusione fra struttura e territorio: “Incontri e sapori dal Mondo”
SAN CASCIANO – La tavola e uno dei piaceri della vita. Se poi intorno ad essa si siedono persone diverse di età, di culture e Paesi lontani, ecco che nascono “Incontri e sapori dal Mondo”.
E’ quanto avvenuto a Villa San Martino, l’Rsa in via Empolese, dove grazie al Comune di San Casciano, Oxfam (Confederazione internazionale specializzata in aiuto umanitario e progetti di sviluppo) ha presentato alcuni migranti accolti nella struttura di viale San Francesco (ex Hotel Mary), alla direzione dell’Rsa.
Rsa che da tempo non si limita al benessere delle persone ospitate, ma cerca di coinvolgerle in progetti innovativi, stimolanti e, perché no, che facciano uscire le persone fuori e facciano entrare il “fuori”… nella struttura.
E’ nato così il piacevole progetto che ha avuto tre incontri sul tema “Il cibo lo scambio e la condivisione dei sapori”. E se il primo incontro è servito per fare conoscenza tra migranti e anziani, il secondo ha visto subito indossare cuffiette, guanti e tanto entusiasmo.
Tutti si sono messi intorno a un tavolo e preparare la prima ricetta tipica toscana, i Cantuccini di Prato, piatto scelto dagli ospiti di Villa San Martino.
Che hanno avuto l’opportunità di avere in omaggio da uno degli ospiti della struttura, olio e Vinsanto prodotti sulle colline sancascianesi. Gli ingredienti per 30 persone sono stati: 2 kg di farina 00, 12 uova, 2 buste per lievito per dolci, 7 mandorle, 2 kg di zucchero.
Nel secondo incontro si è passati alla preparazione del piatto tradizionale della Nigeria, il “Mai Mai”, un polpettone a base di fagioli nigeriani appositamente acquistati dai migranti, merluzzo, cipolla, uova (assodate) e peperoncino.
Anche in questo caso è stata messa a disposizione la cucina sotto “sorveglianza” della cuoca e personale interno. La lavorazione è proseguita successivamente tutti insieme a un grande tavolo, chi a sbucciare le cipolle (immancabile qualche lacrima), chi a sbucciare le uova, chi a tagliare il pesce. Poi la fase di assemblaggio dell’impasto, e infine la cottura a “bagno maria”.
La fase finale ha visto tutti a tavola per l’assaggio e il giudizio, sotto lo sguardo attento dei migranti per capire l’apprezzamento del “Mai Mai”.
Risultato? “Buonissimo, gustoso, saporito”. Eccellente insomma, e per tutti gli “chef stellati” che si sono adoperati al progetto, migranti, esponenti Oxfam, operatori, animatori, dirigenza interna, niente citazione su guide prestigiose, ma un grande applauso per tutti grazie al progetto “Incontri e sapori dal Mondo”.
fonte: gazzettinodelchianti.it